Ho poi pensato di applicare questa critica anche all’università, la sede da cui i grandi economisti e gli esperti di questioni di potere sviluppano le loro concezioni e forniscono al
mondo le loro indicazioni.
Non si è trattato di una vera scelta. L'ho fatto perché andava fatto. Una semplice prova di coerenza, meritevole dell'isolamento compatto da parte del mondo accademico.
Le mie pubblicazioni sono dunque organizzate in tre sezioni: Critica dell'economia politica in italiano, in Altre lingue e Critica dell'università baronale. Ovviamente, legale o illegale,
tutti i miei lavori sono liberamente scaricabili.