GRAVE ATTO DI REPRESSIONE POLITICA DA PARTE DELL'UNIVERSITÀ DI BRESCIA
Ci è giunta ieri la notizia che alla “Scuola estiva Crisi economica e lotte sociali nell’Unione europea” organizzata da Giulio Palermo, ricercatore all’Università di Brescia, è stato tolto il finanziamento e l’autorizzazione da parte del Rettore dell’università.
La motivazione addotta è stata "la collaborazione con due organizzazioni di carattere spiccatamente politico, Università Critica e Coordinamento Comunista” e “altri dettagli nei contenuti e nel messaggio grafico destano forti perplessità”.
Ancora una volta, il sistema universitario, totalmente asservito ai sistemi di potere e all’ideologia dominante, si mostra in tutte le sue contraddizioni. Infatti, parliamo delle stesse università che intessono sempre più rapporti con i privati e che fanno entrare rappresentanti di banche e di grandi industrie (anche belliche!) all’interno dei propri Consigli di Amministrazione, oltre che nelle stesse aule universitarie a portare avanti “progetti” i cui connotati ideologici e pratici sono ben visibili.
Come se non bastasse, risulta a dir poco assurdo, e rivela una precisa volontà politica, la scelta di negare ad un ricercatore di tenere un corso estivo perché di carattere politico quando, come noi studenti UniFi ormai sappiamo bene, spesso le università italiane non si fanno scrupoli a chiamare a lezioni, conferenze e convegni personaggi politici della peggior specie: da fascisti come la Santanché o Donzelli alle passerelle elettorali del Partito Democratico.
Possiamo vedere quindi in maniera chiara come partiti e politica siano ben accetti dal sistema universitario, benché non abbiano l’ardire di mettere in discussione lo stato delle cose. Come collettivi universitari, esprimiamo solidarietà al compagno, oltre che ricercatore, Giulio Palermo, per la repressione politica che ha subito dall’Università di Brescia.
Krisis - Collettivo di Studi Umanistici e della Formazione
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